La colonna sonora o soundtrack è l’insieme di tutti i suoni presenti in un film. Tutto ciò che è ascoltabile: musica, rumori, silenzi, dialoghi, urla, sussurri.
- Taglio e Estensione delle Clip: rimozione di sezioni non necessarie e aggiustamento della durata.
- Dissolvenze (Fades): applicazione di fade-in e fade-out per transizioni fluide tra le clip ed eliminare click e pop.
- Copia e Incollaggio: riutilizzo di sezioni di dialogo o rumore di fondo.
- Scambio di Take: selezione dei take migliori da diverse registrazioni.
- Noise Reduction (Riduzione del Rumore): utilizzo di algoritmi per rimuovere rumori di fondo indesiderati (es. fruscio, ronzio, sibilo).
- Lip sync: una volta pulito, il dialogo deve essere perfettamente sincronizzato con i movimenti labiali degli attori sullo schermo. Questo processo, noto come “lip sync”, è vitale per la credibilità della performance.
- Spotting session: incontro tra regista, montatore e compositore/sound designer[2] per decidere dove la musica deve entrare, uscire e con quale intensità.
- Composizione[3] o selezione: la musica può essere originale (scritta per il film) oppure di repertorio (musiche preesistenti, licenziate).
- Registrazione e orchestrazione: se originale, viene eseguita e registrata.
- Montaggio[5] musicale: la musica viene sincronizzata con le immagini, tagliata o modificata per adattarsi alla scena.
- Missaggio finale: musica, dialoghi ed effetti sonori vengono bilanciati in modo da non sovrapporsi, creando un paesaggio sonoro coerente.
- Librerie di Effetti Sonori: esistono vaste librerie commerciali che contengono migliaia di suoni pre-registrati di alta qualità, pronti per essere inseriti e modificati nella timeline[7].
- Registrazioni sul Campo (Field Recording): per ottenere un suono unico o specifico non disponibile in libreria, il sound designer può registrare l’effetto direttamente sul campo.
- Foley[8]: molti effetti specifici, specialmente quelli legati all’interazione dei personaggi con gli oggetti (es. l’acciottolio di stoviglie, il rumore di una porta che si chiude), vengono creati in post-produzione dal Foley Artist (rumorista[6]). Il rumorista, guardando le immagini, esegue fisicamente l’azione in uno studio apposito per ricreare il suono in perfetto sincrono. Sebbene il Foley sia una disciplina a sé, i suoni che produce spesso funzionano come spot effects all’interno del mix finale.
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Fase finale della realizzazione di un film, successiva alle riprese (produzione). Comprende tutti i processi necessari per assemblare e finalizzare il materiale girato, inclusi il montaggio video, il sound design, la creazione di effetti visivi (VFX), il missaggio audio e la finalizzazione dell'immagine attraverso il color grading.
Nel cinema, il sound designer (o progettista del suono) è la figura professionale responsabile della creazione e della gestione di tutti gli elementi sonori di un film per creare un'esperienza emotiva e narrativa per il pubblico. Questo include il bilanciamento di dialoghi, musica ed effetti sonori, la creazione di suoni originali e la progettazione di un paesaggio sonoro completo che arricchisca l'atmosfera e la comprensione della storia.
L'arte e la tecnica di disporre gli elementi visivi (soggetti, oggetti, luci, ombre) all'interno del frame (l'inquadratura). Serve a guidare lo sguardo dello spettatore verso i punti di interesse, a creare equilibrio (o squilibrio) e a sottolineare le relazioni narrative.
Doppiaggio: operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Processo di post-produzione in cui le singole inquadrature (shot) girate sul set vengono selezionate, tagliate e ordinate in una sequenza specifica per costruire le scene e narrare la storia. Il montaggio definisce il ritmo, la continuità e la struttura narrativa del film.





