- Pianisti o orchestre che suonavano durante la proiezione;
- Rumoristi che riproducevano effetti sonori artigianali;
- Narratori (come i benshi giapponesi) che spiegavano e interpretavano le scene.
- Già nei primi decenni del ’900 si tentarono esperimenti di sincronizzazione, ma la tecnologia non era stabile.
- Il punto di svolta viene segnato dal film “Don Juan” (1926) della Warner Bros: il primo lungometraggio con musica e immagini sincronizzate.
- Nel film “The Jazz Singer” (1927), della Warner Bros, vengono sincronizzati anche i dialoghi.
- Si affermano due principali sistemi:
- In pochi anni, il cinema sonoro sostituisce quasi completamente il cinema muto. La produzione cambia radicalmente: gli studi insonorizzano i set, sperimentano con microfoni e riorganizzano la recitazione degli attori.
- Si affinano le tecniche di presa diretta[2] e di post-sincronizzazione.
- L’uso del supporto magnetico al posto dell’ottico migliora notevolmente la fedeltà sonora.
- Nasce il doppiaggio[9] come pratica diffusa, soprattutto in Europa.
- Il sonoro stereofonico, sperimentato nei formati Cinerama e CinemaScope, offre le prime esperienze immersive, con suono proveniente da più direzioni.
- Nel 1940 nasce il Fantasound, il primo sistema audio a tre canali (sinistro, centrale, destro) sviluppato da Walt Disney Studios per il film “Fantasia“. Il Fantasound riproduce un audio empatico e ana-empatico, aggiungendo livelli di complessità al film.
- Il 1975 segna una svolta con il sistema Dolby Stereo[3]. Questo formato[11], reso celebre da Star Wars (1977), crea un effetto spaziale.
- Nascono diversi standard: Dolby Surround[1], Dolby Digital[4], DTS[13], SDDS[14].
L’era digitale e l’audio immersivo (anni 2000 – oggi)
- Con il digitale, la registrazione e il montaggio[10] sonoro diventano estremamente precisi.
- La musica, gli effetti e i dialoghi possono essere manipolati con grande libertà creativa.
- Sistemi come Dolby Atmos[5] (2012) e Auro-3D[12] introducono l’audio immersivo: i suoni possono essere collocati non solo intorno, ma anche sopra e sotto lo spettatore, creando una percezione tridimensionale.
- Oggi il sound design[6] è una vera e propria arte narrativa, che lavora a stretto contatto con regia e montaggio.
Articoli correlati
Il Dolby Surround è un sistema di audio avvolgente che riproduce suoni da diverse direzioni per creare un'esperienza immersiva e tridimensionale, a differenza dell'audio stereo tradizionale. Si basa su più canali audio (come 5.1 o 7.1) che vengono distribuiti in una sala cinematografica attraverso appositi altoparlanti, migliorando la definizione e la posizione dei suoni, e collocando lo spettatore idealmente al centro dell'azione.
La presa diretta è l'acquisizione in contemporanea del suono e delle immagini durante le riprese di una scena, registrando i dialoghi degli attori, i rumori dell'ambiente e qualsiasi altro suono naturale che si verifica sul set. La figura professionale responsabile di questa operazione è il fonico di presa diretta, che utilizza microfoni per catturare il suono, coordinandosi con il microfonista e prestando attenzione a non apparire nell'inquadratura.
Il Dolby Stereo è uno standard audio multicanale proprietario di Dolby Laboratories per la distribuzione cinematografica su pellicola 35mm, introdotto nel 1977. Questo sistema utilizza una matrice per codificare più canali audio (inizialmente quattro) in due tracce stereo, permettendo la riproduzione di un suono più immersivo con effetti surround (direzionali) tramite diffusori aggiuntivi posizionati alle spalle dello spettatore.
Il Dolby Digital è un sistema di codifica audio multicanale sviluppato da Dolby Laboratories e utilizzato al cinema, nella televisione digitale, nei Laserdisc, DVD e in altri supporti di riproduzione o trasmissione audio digitale.
Il Dolby Atmos è un formato audio che rivoluziona l'esperienza cinema introducendo una terza dimensione al suono, non solo orizzontale ma anche verticale, grazie all'uso di "oggetti audio" indipendenti che possono muoversi liberamente nello spazio tridimensionale e che vengono poi riprodotti da un sistema di altoparlanti che include anche quelli posizionati sul soffitto. Questo crea un ambiente sonoro più immersivo e realistico, in cui l'audio avvolge lo spettatore e si muove intorno a lui con precisione.





