3.2 Modellare l’immagine: supporti e movimenti di macchina

di Aurora De Paulis

La scelta dei movimenti di macchina è una decisione artistica che conferisce all’immagine il suo carattere finale, influenzando il ritmo, la prospettiva e la percezione emotiva della scena.

SISTEMI DI SUPPORTO E MOVIMENTO

Il movimento della macchina da presa è uno degli elementi più espressivi e potenti del linguaggio cinematografico. Ogni supporto possiede una propria “voce” e influenza la percezione dello spazio, del tempo e dei personaggi. I sistemi di supporto sono: Base, Manuali e Portatili, su Rotaie o Veicoli, Aerei o Verticali, Avanzati e Virtuali.

  • Treppiede e Testa Fluida: base di ogni ripresa stabile, consente movimenti controllati di pan (orizzontale) e tilt (verticale). È il punto di partenza per costruire un linguaggio visivo sobrio e preciso.
  • Monopiede e Shoulder Rig: il monopiede offre mobilità e rapidità, ideale per reportage o scene dinamiche. Il rig da spalla restituisce un movimento più umano e vibrante, evocando lo sguardo di chi vive la scena in prima persona.
  • Slider: piccolo binario da treppiede, permette spostamenti brevi e fluidi, perfetti per dettagli o interviste.
  • Steadicam e Gimbal: la Steadicam, sistema meccanico indossato dall’operatore, isola la camera dai movimenti del corpo. È fluida, naturale, “respirata”: perfetta per lunghi piani sequenza. Il Gimbal, stabilizzatore elettronico su tre assi, corregge digitalmente ogni vibrazione. Produce immagini estremamente stabili, ideali per azioni rapide o movimenti stilizzati. La scelta tra i due è estetica: Steadicam per una fluidità organica, Gimbal per una precisione quasi sovrumana.
  • Dolly: carrello su rotaie, garantisce movimenti lineari stabili e ripetibili:
    • Carrellata in avanti (push-in): avvicina lo spettatore all’intimità del personaggio.
    • Carrellata all’indietro (pull-out): rivela spazio, distanza o solitudine.
  • Crane, Jib e Drone: Il Crane o Jib consentono movimenti verticali ampi e solenni, spesso usati per aperture o chiusure di scena. Il Drone estende la prospettiva oltre lo spazio umano, creando visioni aeree o prospettiche che amplificano il respiro visivo del film.
  • Motion Control e Virtual Camera: Il motion control, braccio robotizzato programmabile, permette di ripetere movimenti identici per effetti visivi complessi. Nella virtual production, la virtual camera replica i movimenti reali dentro ambienti 3D creati con motori come Unreal Engine, unendo tecnica e immaginazione.

Il movimento di macchina è un atto di scrittura visiva: ogni supporto, dal treppiede al drone, non serve solo a muovere la camera, ma a muovere lo sguardo e l’emozione dello spettatore.

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