- Atto I (Setup / Impostazione): occupa le prime 30 pagine circa (25% del totale[6]).
- Atto II (Confrontation / Confronto): occupa le successive 60 pagine (50% del totale).
- Atto III (Resolution / Risoluzione): occupa le ultime 30 pagine (25% del totale).
L’innovazione più significativa di Field è stata l’introduzione di concetti chiave che fungono da snodi strutturali. I Plot Point[4] (o punti di svolta) sono eventi cruciali che chiudono un atto e lanciano la storia in una nuova direzione, cambiando radicalmente la situazione del protagonista. Il Primo Plot[7] Point chiude l’Atto I, mentre il Secondo Plot Point chiude l’Atto II. Field ha inoltre dato grande importanza al Midpoint[5], un evento situato al centro esatto dell’Atto II (e del film) che funge da ulteriore punto di svolta, dividendo di fatto il lungo secondo atto in due metà più gestibili e mantenendo alta la tensione. L’impatto del paradigma di Field è stato così profondo da rendere la sua interpretazione della struttura in tre atti lo standard de facto dell’industria cinematografica americana, un linguaggio comune per creativi e dirigenti.
La persistenza e il dominio di questo modello non derivano semplicemente da un’imposizione industriale. Piuttosto, rappresentano il culmine di una convergenza storica tra necessità tecnologiche (il palcoscenico teatrale), osservazione filosofica (la Poetica) e psicologia cognitiva (il bisogno umano innato di vedere un problema presentato, complicato e infine risolto). Questa profonda risonanza con i nostri schemi mentali di comprensione del mondo spiega perché la struttura in tre atti continua a essere la base da cui la maggior parte delle narrazioni, anche quelle più sperimentali, partono o a cui reagiscono.
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La misura del livello di dettaglio di un'immagine digitale, espressa in pixel. È definita dal numero di pixel orizzontali e verticali (es. 3840x2160 per l'Ultra HD). Una risoluzione più alta (es. 4K, 6K, 8K) cattura più dettagli e offre maggiore flessibilità in post-produzione per ritagliare (re-frame) o stabilizzare l'immagine.
La sceneggiatura è il progetto scritto e strutturato di un film, che contiene le descrizioni di ogni scena, i dialoghi, le azioni dei personaggi e le indicazioni visive e sonore, fungendo da "film su carta". Essa costituisce il primo passo fondamentale per la realizzazione di qualsiasi opera cinematografica, televisiva o di videogiochi, guidando registi, attori e troupe nella trasformazione di un'idea in un prodotto visibile.
Il paradigma di Syd Field, o struttura a tre atti, è uno schema narrativo che divide una storia, in particolare una sceneggiatura, in tre parti principali: l'Atto I (Setup), dove si presenta la situazione iniziale; l'Atto II (Confronto), la parte centrale di sfide e conflitti; e l'Atto III (Risoluzione), dove i problemi vengono risolti. Fondamentale è la presenza di due "punti di svolta" (plot point) che segnano il passaggio da un atto all'altro, spingendo il protagonista a intraprendere un nuovo cammino.
Un plot point è un evento cruciale che cambia la direzione della storia, agendo come un punto di svolta o un "turning point" narrativo. Questi snodi fondamentali spostano la trama, creano suspense e spingono il protagonista verso nuovi obiettivi, diventando pilastri strutturali che mantengono l'interesse del pubblico.
Il midpoint (o punto centrale) è un evento significativo che si verifica circa a metà del film, spesso vicino al centro della sceneggiatura, e che cambia la posta in gioco per il protagonista. Può manifestarsi come una profonda rivelazione, un momento di verità, una svolta inaspettata o un cambio di equilibrio che impatta la direzione della storia.





