Nel cinema, modellare la luce non significa solo accendere proiettori: il reparto fotografia utilizza una serie di strumenti non luminosi per plasmare ombre, riflessi e atmosfera. Questi strumenti, guidati dal D.O.P., dal Gaffer[12] e dal Key Grip[5], permettono di controllare ogni dettaglio[6] dell’inquadratura[3], trasformando la luce grezza in racconto visivo:
- Bandiera[7] e Cutter[13]: le bandiere sono pannelli neri che bloccano o riducono la luce su parti specifiche della scena. I cutter, simili a piccole bandiere mobili, servono per schermare dettagli precisi, come volti o oggetti, senza alterare l’illuminazione generale. Consentono contrasti controllati e ombre direzionali.
- Diffusori: spesso teli bianchi o retine leggere, ammorbidiscono la luce rendendo le ombre meno nette. Creano un look[14] naturale o cinematografico, ideale per volti e soggetti delicati. Tra le tipologie più comuni: seta[15], opal e nylon.
- Riflettori e Scrims: i riflettori sono pannelli argentati, dorati o bianchi che reindirizzano la luce verso il soggetto[8]. Permettono di illuminare zone in ombra o di creare bagliori controllati. Gli scrims, invece, sono teli traslucidi posizionati tra luce e soggetto per diminuire l’intensità senza modificarne la qualità.
- Bandierine per Effetti Creativi: piccoli accessori come cuciture nere o alette regolabili consentono di tagliare la luce su punti precisi, modellando linee e forme. Utili per enfatizzare geometrie, texture[9] e profondità.
- Gels e Filtri Colorati: trasformano la luce già emessa. Consentono di bilanciare la temperatura colore[2], creare effetti creativi o enfatizzare il mood di una scena. CTO, CTB, CC e filtri di diffusione[1] rientrano in questa categoria.
- Bandierine, Gobos e Cuciture: le bandierine (o bandiere) sono pannelli neri usati sul set per bloccare o ridurre la luce su determinate aree della scena. I gobos sono mascherature rigide o sagomate che proiettano ombre particolari sul set, creando motivi o texture. Le cuciture regolabili permettono tagli di luce molto precisi, trasformando la scena in uno spazio tridimensionale visivamente coerente.
- Supporti e Bracci: tutti questi strumenti richiedono supporti affidabili: C-Stand[10], bracci Magic Arm[11], morsetti e pinze consentono di posizionare diffusori, bandiere e riflettori in modo stabile e flessibile. La loro scelta è cruciale per velocità, sicurezza e precisione sul set.
Sul set, la luce non è mai casuale. Ogni strumento diventa un pennello nelle mani del D.O.P., permettendo di modellare ombre e colori al servizio della storia. Controllare la luce significa controllare l’emozione dello spettatore, e questi strumenti sono il linguaggio invisibile della cinematografia.
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(diffusion filters) Filtri ottici (spesso inseriti nel matte box) utilizzati per ammorbidire l'immagine. A differenza di un semplice blur (sfocatura), questi filtri "sparpagliano" la luce, riducendo il micro-contrasto, attenuando la nitidezza digitale, addolcendo le texture della pelle (rughe, imperfezioni) e creando un alone luminoso attorno alle alte luci (halation).
(color temperature) La caratteristica dominante cromatica della luce emessa da una fonte luminosa. Non si riferisce al calore fisico, ma alla tonalità ("calda" o "fredda") della luce. Si misura in kelvin (K). Valori bassi (es. 3200 K) indicano una luce calda (arancione), mentre valori alti (es. 5600 K) indicano una luce fredda (blu).
L'unità minima del linguaggio cinematografico. Tecnicamente, è la porzione di spazio (fisico o virtuale) delimitata dai bordi dell'obiettivo della macchina da presa. Nel montaggio, corrisponde a una registrazione continua tra due stacchi (tagli).
La sceneggiatura è il progetto scritto e strutturato di un film, che contiene le descrizioni di ogni scena, i dialoghi, le azioni dei personaggi e le indicazioni visive e sonore, fungendo da "film su carta". Essa costituisce il primo passo fondamentale per la realizzazione di qualsiasi opera cinematografica, televisiva o di videogiochi, guidando registi, attori e troupe nella trasformazione di un'idea in un prodotto visibile.
Il capo del reparto macchinisti sul set. Collabora strettamente con il Gaffer, ma si occupa di tutto ciò che è non-elettrico. È responsabile degli stativi, dei sistemi di supporto per la camera (come dolly, crane, slider), e degli strumenti per modificare la luce (es. bandiere, pannelli riflettenti, diffusori).





