4.3 Produzione: redazione del rapporto di produzione (D.P.R)

di Nausica Vacca
4.3 Produzione_ redazione del rapporto di produzione

Il rapporto di produzione (daily production report o D.P.R.) è il documento che riassume e archivia la giornata di riprese. Redatto dall’assistente alla regia in collaborazione con il segretario di produzione, la funzione di questo rapporto è duplice: da un lato, serve come strumento di monitoraggio interno per il direttore di produzione e i produttori, permettendo loro di confrontare i progressi giornalieri con il piano di lavorazione[1] e il budget; dall’altro, è un documento ufficiale che viene inviato ai produttori esecutivi, ai finanziatori e alle compagnie di assicurazione come prova tangibile dell’andamento del progetto.

Il D.P.R. è un documento denso di dati, progettato per essere letto e interpretato rapidamente. Non contiene opinioni o giudizi di valore ma solo fatti oggettivi e misurabili e la sua compilazione richiede la raccolta di informazioni da tutti i reparti.

Le informazioni chiave che devono essere registrate in questo documento includono:

  • Dati generali: come il titolo del film, la data, il numero del giorno di riprese e i nomi dei principali responsabili (regista, direttore della fotografia[2], direttore di produzione).
  • Orari di lavoro: viene annotato l’orario di inizio e fine della giornata per la troupe, l’orario del primo ciak[6] e dell’ultimo nonché la durata della pausa pranzo. Questi dati sono fondamentali per verificare il rispetto dei contratti di lavoro e per calcolare gli straordinari.
  • Resoconto del girato[7]: questa è la sezione più importante per monitorare l’avanzamento creativo. Elenca tutte le scene completate, quelle parzialmente girate e quelle non realizzate previste dall’ordine del giorno. Per ogni scena, si indica il numero di allestimenti e il totale[8] dei ciak. Vengono inoltre registrati i minuti di girato utile e il totale del materiale impressionato o registrato.
  • Stato del piano di lavorazione: il rapporto confronta il lavoro svolto con quanto pianificato. Indica quante scene e pagine di sceneggiatura[4] sono state completate durante il giorno e valuta se la produzione è in anticipo, in ritardo o in linea con la tabella di marcia.
  • Consumo di supporto di ripresa: a seconda del formato[5] di registrazione, questa sezione dettaglia la quantità di pellicola utilizzata (misurata in metri o piedi) o lo spazio dati occupato su schede di memoria (in GB o TB), specificando i numeri di rullo o di scheda.
  • Cast e troupe: si elencano tutti i membri del cast presenti sul set con i rispettivi orari di arrivo e di fine lavoro. Riporta anche il numero totale di persone della troupe presenti.
  • Note di produzione e problemi riscontrati: una sezione descrittiva fondamentale dove vengono annotati tutti gli eventi significativi o i problemi che hanno influenzato la giornata. come i ritardi dovuti a problemi tecnici, condizioni meteorologiche avverse, incidenti, assenze o note per la post-produzione[3].
Glossario
1. piano di lavorazione.

(shooting schedule) Un documento di produzione, creato dall'aiuto regista (AD) basandosi sulla sceneggiatura. Scompone il film nelle singole scene da girare e le riorganizza in un ordine logistico (non cronologico) per ottimizzare i tempi e i costi delle riprese (es. raggruppando tutte le scene nella stessa location).

2. direttore della fotografia.

Il Direttore della Fotografia (DOP, Director of Photography) è il responsabile dell'aspetto visivo e tecnico di una produzione cinematografica. Il suo compito principale è tradurre la visione del regista in immagini, attraverso la gestione della luce, delle ombre, delle inquadrature e della composizione. Lavora a stretto contatto con il regista, la troupe tecnica e altri reparti (come scenografia, costumi e trucco) per definire lo stile visivo del film, scegliere l'attrezzatura (telecamere, obiettivi, luci) e supervisionare la ripresa, garantendo coerenza e qualità dall'inizio alla post-produzione. 

3. post-produzione ( post-produzione )

Fase finale della realizzazione di un film, successiva alle riprese (produzione). Comprende tutti i processi necessari per assemblare e finalizzare il materiale girato, inclusi il montaggio video, il sound design, la creazione di effetti visivi (VFX), il missaggio audio e la finalizzazione dell'immagine attraverso il color grading.

4. sceneggiatura.

La sceneggiatura è il progetto scritto e strutturato di un film, che contiene le descrizioni di ogni scena, i dialoghi, le azioni dei personaggi e le indicazioni visive e sonore, fungendo da "film su carta". Essa costituisce il primo passo fondamentale per la realizzazione di qualsiasi opera cinematografica, televisiva o di videogiochi, guidando registi, attori e troupe nella trasformazione di un'idea in un prodotto visibile. 

5. formato.

In ambito digitale, il formato si riferisce alle specifiche tecniche con cui un file video viene registrato e memorizzato. Include una combinazione di elementi come il codec (algoritmo di compressione), il container (il tipo di file, es. .mov o .mp4), la risoluzione (es. 4K) e il frame rate (fotogrammi al secondo).

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