La messa in scena (dal francese mise-en-scène) si riferisce a tutti gli elementi visivi e uditivi che compongono un’inquadratura e che sono presenti prima della ripresa, ovvero tutto ciò che si trova davanti alla macchina da presa. Questo insieme di fattori è noto come profilmico. La messa in scena accomuna il cinema al teatro e comprende quattro ambiti principali: l’ambientazione, la resa figurativa (illuminazione), il costume, il make-up e l’acconciatura, e la recitazione.
L’Ambientazione Si riferisce ai luoghi fisici in cui si svolge la storia del film. Questi possono essere ambienti naturali (location esistenti) o ricostruiti (scenografie create in studio o modificate). La scenografia, intesa come la modifica o creazione di un ambiente per la ripresa, è un elemento di origine teatrale, ma nel cinema acquisisce una specificità data dalla possibilità di utilizzare piani ravvicinati che evidenziano dettagli scenografici. L’ambiente non è un mero contenitore di eventi, ma gioca un ruolo chiave nello sviluppo narrativo e poetico, instaurando una relazione semantica con i personaggi. Le tendenze nella scelta e costruzione dell’ambiente possono essere:
Realista: il paesaggio naturale non ricostruito caratterizza tendenze come il neorealismo italiano, dove l’ambiente (es. strade piene di macerie) connota una realtà storico-sociale precisa.
Impressionista: l’ambiente è utilizzato per rappresentare lo stato d’animo dei personaggi.
Espressionista: l’ambiente è deformato e stilizzato in funzione simbolica, come nel cinema espressionista tedesco.
Artificiale: mostra l’artificiosità della finzione, tipica di registi come Méliès, Federico Fellini o Tim Burton.
Naturalista: l’allestimento di uno spazio reale o credibile, che rappresenti una situazione verosimile e vicina all’esperienza dello spettatore, come nelle “Vedute” dei Lumière o gran parte del cinema classico hollywoodiano.
La Resa Figurativa (Illuminazione) L’impatto della luce sulla scena è fondamentale per creare atmosfera e significato. La luce può assumere molteplici forme, e la sua analisi si basa su elementi costitutivi come la luminosità, il contrasto e i parametri del colore (tinta, saturazione). Gli assetti luminosi possono mutare non solo tra un’inquadratura e l’altra, ma anche all’interno della stessa, adattandosi ai movimenti dei personaggi e della macchina da presa.
Il Costume, il Make-up e l’Acconciatura Questi elementi contribuiscono in modo decisivo alla caratterizzazione dei personaggi e degli ambienti, comunicando numerose informazioni sulla loro identità, epoca storica, condizione sociale e stato psicologico. Il trucco modifica la resa visiva della pelle, mentre l’acconciatura riguarda le operazioni sui capelli del personaggio.
La Recitazione L’efficacia della recitazione è strettamente legata alla fase di scrittura del film, ma può variare anche in base al gusto e agli intenti del regista e alla formazione degli attori. Le variazioni stilistiche possono spaziare dalla
Recitazione naturalistica Mira a una totale identificazione con il personaggio, alla recitazione stilistica o espressionista, che può essere più “straniante” o simbolica.La collocazione delle figure nel quadro veicola importanti informazioni narrative e psicologiche.