3.1 La manipolazione del tempo

di Patrick Milano

La gestione della cronologia è uno degli strumenti più potenti a disposizione di uno sceneggiatore. Mentre la narrazione lineare[2] segue un ordine causa-effetto cronologico, la narrazione non lineare riorganizza gli eventi per ottenere specifici effetti drammatici:

  • Flashback[6] e Flashforward[3]. I flashback interrompono il presente per mostrare eventi passati, fornendo contesto, approfondendo la psicologia di un personaggio o rivelando informazioni cruciali. I flashforward mostrano eventi futuri, creando suspense e prefigurazione.
  • Strutture Frammentate e Anacronistiche. Film come Pulp Fiction o Memento utilizzano strutture narrative complesse che mescolano l’ordine temporale degli eventi. Questa tecnica sfida lo spettatore a ricostruire la storia come un puzzle, generando un coinvolgimento cognitivo ed emotivo più profondo e mettendo in discussione la percezione stessa della realtà e della memoria.

Il ritmo (pacing[11]) è la velocità percepita con cui la storia si sviluppa. Gli sceneggiatori lo controllano attraverso diverse tecniche per manipolare la tensione e l’interesse del pubblico:

  • Compressione ed Ellissi Temporale. L’ellissi è il salto di periodi di tempo non essenziali alla narrazione, permettendo di concentrarsi sugli eventi più significativi e di accelerare il ritmo.
  • Espansione Temporale[1]. Al contrario, una scena può dilatare un breve momento nel tempo (es. attraverso lo slow-motion o l’attenzione ai dettagli) per aumentare la tensione e l’impatto emotivo.
  • Montaggio[7]. Una sequenza di montaggio comprime un lungo periodo di tempo in una serie di brevi inquadrature, mostrando un processo di cambiamento o di apprendimento in modo rapido ed efficace (es. un montaggio di allenamento).
  • Ticking Clock[4]. Introdurre una scadenza imminente (una “bomba a orologeria”) è una tecnica classica per aumentare drasticamente la suspense e l’urgenza della narrazione.

È fondamentale distinguere tra tempo della storia (story time[8]) e tempo dello schermo (screen time[9]):

  • Lo Story Time è la durata totale[12] degli eventi all’interno del mondo narrativo (ore, giorni, anni).
  • Lo Screen Time è la durata effettiva del film (solitamente tra 90 e 120 minuti).

La relazione tra queste due dimensioni è gestita attraverso le tecniche di ritmo menzionate sopra. Una sceneggiatura[5] può raccontare una storia che dura decenni (story time lungo) in due ore (screen time breve) attraverso l’uso di ellissi e montaggi, oppure può far coincidere quasi perfettamente i due tempi, come nei film che si svolgono in “tempo reale[10]”.

Glossario
1. espansione temporale ( Espansione Temporale )

Tecnica narrativa e stilistica (spesso ottenuta con lo slow-motion o l'attenzione estrema ai dettagli) che dilata un breve momento della storia, facendolo durare più a lungo sullo schermo per aumentarne la tensione o l'impatto emotivo.

2. narrazione lineare.

Una struttura narrativa che presenta gli eventi della storia in ordine cronologico (causa-effetto), dall'inizio alla fine, senza salti temporali significativi (come flashback o flashforward).

3. flashforward ( Flashforward )

Un flashforward è una tecnica narrativa che consiste nell'interrompere la narrazione cronologica per mostrare un evento o una scena che si svolgerà nel futuro rispetto al momento attuale della storia. È il contrario del flashback, che anticipa eventi passati. La sua funzione principale è creare suspense, generare curiosità nel pubblico e prefigurare eventi futuri o il destino dei personaggi, a volte inducendo a interpretazioni ambigue o fuorvianti. 

4. ticking clock ( Ticking Clock )
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Un ticking clock (orologio che ticchetta) è una tecnica narrativa che imposta una scadenza temporale chiara e imminente, alla quale si collegano conseguenze negative in caso di mancato rispetto, generando suspense e tensione. Non deve essere necessariamente un orologio fisico, ma un limite di tempo definito, come nel caso della bomba che sta per esplodere o di una missione da compiere prima che sia troppo tardi. 

2 bomba a orologeria) Un meccanismo narrativo (spesso un limite di tempo o una scadenza) introdotto per aumentare drasticamente la tensione e l'urgenza. Il protagonista deve raggiungere il suo obiettivo prima che il "tempo scada" (es. "disinnescare la bomba", "fermare il matrimonio").
5. sceneggiatura.

La sceneggiatura è il progetto scritto e strutturato di un film, che contiene le descrizioni di ogni scena, i dialoghi, le azioni dei personaggi e le indicazioni visive e sonore, fungendo da "film su carta". Essa costituisce il primo passo fondamentale per la realizzazione di qualsiasi opera cinematografica, televisiva o di videogiochi, guidando registi, attori e troupe nella trasformazione di un'idea in un prodotto visibile. 

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