2.5 Inquadrature Speciali e Funzioni Espressive

di Giorgia Vinciguerra

Oltre ai campi, piani e movimenti di macchina[1], esistono inquadrature con funzioni espressive specifiche che arricchiscono la narrazione cinematografica.

  • Inquadrature basate sul Punto di Vista:
    • Soggettiva: mostra la scena attraverso gli occhi di un personaggio, favorendo l’identificazione dello spettatore.
    • Falsa Soggettiva: inizia come una soggettiva ma si rivela essere un’inquadratura[3] oggettiva, creando sorpresa.
    • Semisoggettiva: una via di mezzo tra oggettiva e soggettiva; pur non essendo dagli occhi del personaggio, la prospettiva[4] è fortemente legata alla sua presenza e percezione emotiva.
    • Oggettiva/Irreale: un’inquadratura oggettiva ripresa da un punto di vista impossibile per l’occhio umano (es. dall’interno di un camino), creando un effetto di onniscienza o straniamento.
  • Inquadrature con Funzione Narrativa e Strutturale:
  • Tecniche di Ripresa e Montaggio:
    • Match Cut[13]: una transizione che collega due scene diverse tramite somiglianze visive, di movimento o sonore, creando connessioni simboliche.
    • Effetto Notte (Day for Night): tecnica per girare di giorno scene che sembrino notturne, usando filtri o manipolazioni della luce.
    • Dry for Wet: simula scene subacquee su un set asciutto, usando fumo, slow motion ed effetti speciali.
  • Terminologia di Produzione e Gergo:
    • Pack Shot[14]: un’inquadratura focalizzata su un prodotto e la sua confezione, usata a fini pubblicitari.
    • Money Shot[15]: la sequenza più costosa, spettacolare o cruciale per il successo commerciale del film.
    • Martini Shot[7]: termine gergale per indicare l’ultima inquadratura della giornata di riprese.
  • Chiarimenti su Termini Specifici:
    • Inquadratura Dedicata: termine non standard che può indicare una ripresa focalizzata intensamente su un singolo elemento per dargli importanza.
    • Inquadratura Francese: non esiste come tipo di inquadratura. Il termine francese corretto è Découpage, che si riferisce al processo tecnico di suddividere la sceneggiatura[8] in singole inquadrature prima delle riprese.
Glossario
1. movimenti di macchina.

Qualsiasi spostamento o rotazione della macchina da presa durante una ripresa. I movimenti (come panoramiche, carrelli, dolly, steadycam, gimbal, crane) vengono utilizzati per seguire un soggetto, descrivere uno spazio, o aggiungere dinamismo e valore espressivo all'inquadratura.

2. establishing shot ( Establishing Shot )

L' establishing shot (piano d'ambiente o totale d'ambiente) è un'inquadratura ampia o lunghissima, spesso la prima in una scena, che serve a stabilire la location geografica e temporale dove si svolgerà l'azione, orientando lo spettatore e fornendo contesto narrativo. Queste inquadrature possono includere paesaggi, edifici o elementi riconoscibili per definire il luogo, e hanno lo scopo di creare un senso di scala, impostare il tono della scena e facilitare le transizioni tra ambienti diversi. 

3. inquadratura.

L'unità minima del linguaggio cinematografico. Tecnicamente, è la porzione di spazio (fisico o virtuale) delimitata dai bordi dell'obiettivo della macchina da presa. Nel montaggio, corrisponde a una registrazione continua tra due stacchi (tagli).

4. prospettiva.

La rappresentazione della tridimensionalità (profondità) su un'immagine bidimensionale. In cinematografia, si riferisce alla percezione della relazione spaziale tra gli oggetti e tra il soggetto e lo sfondo. La prospettiva non è determinata dalla lente, ma dalla distanza della camera dal soggetto. Le lenti (grandangolari o teleobiettivi) si limitano a "esagerare" o "comprimere" questa relazione.

5. ambientazione ( Ambientazione )

(setting) Il contesto – il luogo (geografia), l'epoca (tempo) e l'ambiente socioculturale – in cui si svolge la storia. L'ambientazione non è solo uno sfondo, ma uno strumento narrativo che può influenzare le azioni dei personaggi, riflettere il loro stato interiore o agire come forza antagonista.

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