2.4 La collaborazione con scenografia e costumi

di Barbara De Santis

Il successo del fonico in queste collaborazioni si misura paradossalmente dall’invisibilità del suo lavoro.

  • Scenografia: Il fonico collabora con il reparto scenografia per mitigare i problemi acustici del set. Questo può includere la richiesta di integrare materiali fonoassorbenti come tappeti, tende o “coperte acustiche” nel design del set per controllare le riflessioni, o l’identificazione e la neutralizzazione di oggetti di scena rumorosi.
  • Costumi: Il posizionamento dei microfoni lavalier sugli attori è un processo delicato che richiede una stretta collaborazione con i costumisti. L’obiettivo è trovare un punto che sia invisibile alla camera e immune ai fruscii dei vestiti. Ciò implica l’uso di nastri adesivi specifici (come il nastro medico), supporti in silicone e tessuti speciali per isolare la capsula microfonica.

Un lavalier perfettamente nascosto, una coperta acustica che appare come un elemento d’arredo o un oggetto di scena silenziato sono tutti segni di un lavoro eccellente. Quest’arte invisibile dimostra come la maestria del fonico risieda spesso in interventi sottili e non percepibili, che garantiscono un risultato sonoro impeccabile senza compromettere l’estetica visiva.

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