6.2 Dalla teoria alla pratica – I processi di revisione

di Patrick Milano
6.2 Dalla teoria alla pratica – I processi di revisione

Terminata la prima stesura, si procede con i processi di revisione.

La seconda stesura si concentra sui problemi su larga scala. Armato dell’oggettività guadagnata durante il periodo di raffreddamento, lo sceneggiatore deve agire come il proprio critico più severo. L’analisi si focalizza su elementi macroscopici come la struttura, il ritmo, lo sviluppo dei personaggi e la coerenza della trama.
Una sfida comune in questa fase è la sovrascrittura (overwriting). Questo errore consiste nell’includere dettagli eccessivi nelle descrizioni delle scene, nelle indicazioni di regia o nelle azioni dei personaggi. Tale pratica rallenta la lettura, appesantisce la sceneggiatura e invade le competenze del regista e degli attori, che sono i responsabili della traduzione visiva del testo.
La table read è una lettura organizzata della sceneggiatura ad alta voce, solitamente eseguita da attori, alla presenza dello sceneggiatore, del regista e dei produttori. Lo scopo principale della table read è diagnostico: permette di sentire come suonano i dialoghi in tempo reale, di identificare eventuali problemi e di valutare l’impatto generale della storia.
Il polish, invece, è la fase finale di rifinitura di una sceneggiatura già solida. Questo lavoro si concentra a livello di singola riga su:

  • Dialoghi, per renderli più incisivi, naturali e specifici per ogni personaggio.
  • Ritmo: per eliminare parole, battute o descrizioni superflue che rallentano lo sviluppo della storia.
  • Chiarezza e Flusso, per garantire transizioni fluide e una presentazione professionale e priva di errori.

Sebbene una sceneggiatura non possa mai considerarsi veramente finita, è necessario interrompere le revisioni affinché si possa procedere con la produzione. Una sceneggiatura può considerarsi pronta quando:

  • La storia è coerente, la trama è risolta e gli archi dei personaggi sono completi.
  • Il feedback di lettori fidati è stato ricevuto, integrato.
  • Le note successive sono diventate minori e soggettive.
  • La formattazione è impeccabile e priva di errori.

Il processo di revisione, quindi, non è un’azione singola, ma un sistema complesso. Si muove su scale diverse, dal macro al micro, e attraverso prospettive diverse, dall’interno all’esterno. Questo percorso richiede allo sceneggiatore di incarnare ruoli multipli: l’architetto, il pubblico e il poeta. Trascurare una di queste fasi porta a una revisione incompleta.

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