4.1 Illuminazione high-key e low-key: creare atmosfera e tono

di Mara Verna

L’illuminazione, nel linguaggio cinematografico, è un potente strumento di scrittura emotiva. Due approcci stilistici fondamentali, diametralmente opposti,  sono: l’illuminazione high-key e low-key. La scelta tra questi due stili non è mai puramente estetica, ma rappresenta una decisione narrativa cruciale.

L’illuminazione high-key è caratterizzata da un’elevata luminosità generale e da un contrasto minimo tra luci e ombre. Tecnicamente, si ottiene utilizzando un basso rapporto tra la luce principale (key light) e la luce di riempimento (fill light). Spesso, la luce di riempimento è quasi intensa quanto quella principale e vengono impiegate fonti luminose aggiuntive per eliminare quasi completamente le ombre dal volto dei soggetti e dall’ambiente. Il risultato è un’immagine chiara, ariosa e uniformemente illuminata. Questo stile evoca sensazioni di ottimismo, positività, gioia e serenità. È il linguaggio visivo prediletto delle commedie, dei musical e delle sit-com, dove l’assenza di ombre cupe crea un mondo rassicurante e privo di minacce nascoste.

L’illuminazione low-key costruisce l’immagine attraverso il contrasto e l’oscurità. Questo stile si basa su un alto rapporto tra luce principale e di riempimento. Quest’ultima è spesso minima o del tutto assente, lasciando che ampie porzioni dell’inquadratura sprofondino nell’ombra. Il low-key si fonda sul principio del chiaroscuro, dove ciò che non viene illuminato è narrativamente importante quanto ciò che è visibile. È la tecnica per eccellenza per generare mistero, tensione, dramma e pericolo. È l’anima estetica del film noir, del thriller e dell’horror, generi in cui l’ignoto e la minaccia si celano nelle tenebre.

È fondamentale comprendere che high-key e low-key rappresentano i due poli di un vasto spettro. La maggior parte delle produzioni cinematografiche si muove fluidamente tra questi estremi, adattando il livello di contrasto per servire l’arco emotivo di ogni singola scena. Un D.O.P. esperto non si limita ad applicare uno stile, ma lo modula costantemente, utilizzando la luce per scolpire l’atmosfera e guidare lo spettatore in un viaggio emotivo tanto potente quanto invisibile.

Torna in alto