L’evoluzione del suono nel cinema ha trasformato radicalmente l’arte e l’industria cinematografica. Dai primi film muti, accompagnati da musica dal vivo o effetti sonori rudimentali, si è passati all’avvento del suono sincronizzato nei primi del Novecento, che ha rivoluzionato la narrazione e l’espressione artistica. Successivamente, l’introduzione del suono stereofonico[1] e, più recentemente, dei formati immersivi come il 5.1, il 7.1 e Dolby Atmos[3], ha elevato ulteriormente la qualità dell’esperienza uditiva. Oggi, il suono è riconosciuto come una componente narrativa e artistica indispensabile, con un impatto profondo sulla percezione del pubblico e sulla credibilità del mondo filmico.
La fonica cinematografica comprende diversi aspetti:
- I dialoghi: che trasmettono la dimensione verbale della narrazione;
- I rumori e gli effetti sonori: che costruiscono la verosimiglianza o la stilizzazione[4] di un ambiente;
- La colonna sonora: che aggiunge profondità emotiva e ritmo.
- La registrazione in presa diretta[5] e la fase di post-produzione[2]: momenti cruciali per ottenere un suono chiaro e coerente con le immagini.
Oggi, grazie alle tecnologie digitali, la fonica è diventata uno strumento sofisticato che permette di modellare lo spazio sonoro in maniera quasi tridimensionale, restituendo un’esperienza immersiva e realistica. L’arte del suono nel cinema, quindi, non è solo tecnica, ma anche creatività, capace di trasformare una scena in qualcosa di memorabile.
Dal punto di vista tecnico, la fonica comprende diverse fasi fondamentali:
- La pre-produzione: è una fase cruciale in cui il team analizza la sceneggiatura[6] e le location[8] per prevedere e risolvere i problemi audio in anticipo. Questo processo garantisce che il suono catturato sul set sia di alta qualità e in linea con la visione artistica del regista.
- La presa diretta: durante le riprese sul set e richiede l’uso di microfoni altamente sensibili e di tecniche di registrazione mirate;
- La post-produzione: i suoni vengono puliti, sincronizzati e arricchiti;
- Il montaggio[7] sonoro: organizza dialoghi, rumori e musica in funzione narrativa;
- Il missaggio: bilancia e fonde tutti gli elementi per restituire un risultato coerente e immersivo.
Articoli correlati
Il suono stereofonico (o stereofonia) si riferisce alla tecnica di registrazione e riproduzione dell'audio che utilizza due o più canali sonori separati (solitamente destro e sinistro) per creare un campo sonoro più realistico e tridimensionale, migliorando il coinvolgimento dello spettatore attraverso la percezione spaziale e la profondità dell'esperienza sonora. Questo si contrappone alla monofonia, che impiega un unico canale.
Fase finale della realizzazione di un film, successiva alle riprese (produzione). Comprende tutti i processi necessari per assemblare e finalizzare il materiale girato, inclusi il montaggio video, il sound design, la creazione di effetti visivi (VFX), il missaggio audio e la finalizzazione dell'immagine attraverso il color grading.
Il Dolby Atmos è un formato audio che rivoluziona l'esperienza cinema introducendo una terza dimensione al suono, non solo orizzontale ma anche verticale, grazie all'uso di "oggetti audio" indipendenti che possono muoversi liberamente nello spazio tridimensionale e che vengono poi riprodotti da un sistema di altoparlanti che include anche quelli posizionati sul soffitto. Questo crea un ambiente sonoro più immersivo e realistico, in cui l'audio avvolge lo spettatore e si muove intorno a lui con precisione.
(dialogo) Il processo artistico che rende il dialogo verosimile. Consiste nel "filtrare" il parlato reale, mantenendo un'illusione di naturalezza (verosimiglianza) ma rendendolo al contempo conciso, funzionale alla trama e rivelatore del personaggio. È una finzione che suona reale.
La presa diretta è l'acquisizione in contemporanea del suono e delle immagini durante le riprese di una scena, registrando i dialoghi degli attori, i rumori dell'ambiente e qualsiasi altro suono naturale che si verifica sul set. La figura professionale responsabile di questa operazione è il fonico di presa diretta, che utilizza microfoni per catturare il suono, coordinandosi con il microfonista e prestando attenzione a non apparire nell'inquadratura.





