7.1 Le look-up table (LUT): uso tecnico e creativo

di Aurora De Paulis

Le look-up table (LUT[14]) sono uno degli strumenti più potenti. Una LUT è una “tabella di consultazione”: un file che contiene un set di istruzioni matematiche predefinite per trasformare i valori di colore di un’immagine. A ogni valore di colore in ingresso (input), la LUT assegna un nuovo valore di colore in uscita (output). Questa operazione, apparentemente semplice, svolge un duplice ruolo fondamentale che attraversa l’intero flusso di lavoro, dalla pre-produzione alla post-produzione[1], fungendo sia da strumento tecnico indispensabile, sia da pennello per la creatività. È cruciale distinguere tra due categorie principali di LUT, che rispondono ad esigenze completamente diverse:

LUT Tecniche (o di Conversione): Il Traduttore Universale del Colore

Le LUT tecniche, note anche come LUT di conversione o di trasformazione, hanno lo scopo di correggere o normalizzare l’immagine. Vengono usate per trasformare un LOG[15] piatto (è un formato[9] o profilo di registrazione della camera piatto e ricco di informazioni) in uno spazio colore[2] standard (es: Rec.709[10], Rec.2020[11], sRGB[16]). 

  • Le LUT tecniche non aggiungono “stile” o atmosfera, servono a ottenere un’immagine bilanciata e pronta per il montaggio[6] o il color grading[3]
  • Vengono tipicamente usate per fare confronti sui monitor durante le riprese, che operano nello spazio colore Rec.709. Convertendo il LOG in gamma visibile, ripristinano il contrasto[7] e la saturazione[8] (Es: LOG → LUT tecnica Rec.709 → immagine corretta per TV o monitor).
  • È il lavoro che il DIT[17] compie sul set per permettere a tutti di valutare il girato[18]. Il montatore applica la stessa LUT nella sua timeline[12] per lavorare su un materiale visivamente corretto.
  • Anteprima sul Set: il D.O.P., in pre-produzione, può creare una LUT creativa che incapsula il look[19] desiderato per il film. Il DIT applicherà questa LUT sul set, sopra la LUT tecnica. In questo modo, il regista e tutta la troupe possono vedere sui monitor un’anteprima che non è solo tecnicamente corretta, ma che riflette già l’intento artistico finale.
  • Punto di Partenza in Post-produzione: la stessa LUT creativa, usata sul set, può essere passata al colorist[13], che la utilizzerà come punto di partenza per il grading finale. È importante sottolineare che un colorist professionista raramente si limita ad applicare una LUT creativa e a considerarla finita. La userà come base, per poi affinare e personalizzare il look in modo molto più dettagliato, adattandolo alle sfumature di ogni singola inquadratura[4].

LUT creative (o di look): il pennello dell’artista

Le LUT creative, o “di look“, hanno invece uno scopo puramente estetico. Mirano a dare uno stile visivo o atmosfera all’immagine. Queste LUT vengono utilizzate per:

Glossario
1. post-produzione ( post-produzione )

Fase finale della realizzazione di un film, successiva alle riprese (produzione). Comprende tutti i processi necessari per assemblare e finalizzare il materiale girato, inclusi il montaggio video, il sound design, la creazione di effetti visivi (VFX), il missaggio audio e la finalizzazione dell'immagine attraverso il color grading.

2. spazio colore.

(color space) Lo standard che definisce la gamma specifica di colori (il gamut) e la curva di luminosità (gamma) che un dispositivo può registrare o visualizzare. Definisce quali colori sono "permessi". Esempi comuni sono sRGB (per il web), Rec.709 (per l'HDTV) e Rec.2020 (per l'UHD/HDR).

3. color grading.

Processo di post-produzione che consiste nell'alterare e migliorare le caratteristiche cromatiche dell'immagine (colori, contrasto, saturazione) per scopi artistici ed emotivi. A differenza della color correction (che bilancia l'immagine), il grading definisce il "look" finale e l'atmosfera del film, assicurando la coerenza visiva e completando la visione del D.O.P.

4. inquadratura.

L'unità minima del linguaggio cinematografico. Tecnicamente, è la porzione di spazio (fisico o virtuale) delimitata dai bordi dell'obiettivo della macchina da presa. Nel montaggio, corrisponde a una registrazione continua tra due stacchi (tagli).

5. sceneggiatura ( Sceneggiatura )

La sceneggiatura è il progetto scritto e strutturato di un film, che contiene le descrizioni di ogni scena, i dialoghi, le azioni dei personaggi e le indicazioni visive e sonore, fungendo da "film su carta". Essa costituisce il primo passo fondamentale per la realizzazione di qualsiasi opera cinematografica, televisiva o di videogiochi, guidando registi, attori e troupe nella trasformazione di un'idea in un prodotto visibile. 

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