4.6 Epico

di Giorgia Vinciguerra

Il genere Epico nel cinema condivide profonde similitudini con il poema epico, affrontando temi come l’amore, l’odio e la guerra su vasta scala. Le vicende sono di carattere elevato, spesso moralmente esemplari, e si estendono su un’ampia dimensione temporale e spaziale, culminando in un senso di catarsi. Questi film sono caratterizzati da elevati costi di produzione e coinvolgono spesso registi, sceneggiatori, musicisti ed editori di fama, con un cast artistico di attori di spicco. Il critico Roger Ebert ha definito il genere epico non tanto per il suo budget, quanto per la “grandezza della sua visione e dimensione storica”.

Lo sviluppo del cinema epico ha radici profonde, con un notevole contributo del cinema italiano agli inizi del XX secolo. Film come Quo Vadis? (1913, Enrico Guazzoni) e Cabiria (1914, Giovanni Pastrone) sono stati pionieristici nel definire il grande spettacolo cinematografico e il genere peplum, con ambizioni da romanzo storico e un impatto visivo senza precedenti per l’epoca.

Cabiria, in particolare, è stato riconosciuto a livello mondiale come il primo esempio di grande cinema spettacolare, con una durata insolita per l’epoca e un uso innovativo dei movimenti di macchina.

Tra le pellicole considerate protagoniste del “boom” americano degli anni Cinquanta e Sessanta, che hanno visto una collaborazione tra Hollywood e Cinecittà, si ritrovano molti dei grandi kolossal biblici e storici.

  • Quo Vadis (1951), uno dei film che ha inaugurato il “boom” dei kolossal storici-biblici.
  • Ben-Hur (1959), un esempio emblematico del genere, noto per le sue scene spettacolari e la profondità dei temi.
  • Spartacus (1960), un altro classico epico, che esplora temi di ribellione e libertà.
  • Cleopatra (1963), famoso per la sua produzione sontuosa e le sue dimensioni monumentali.
  • Il dottor Živago (1965), un epico romantico che si estende su un’ampia dimensione temporale e spaziale, con vicende di carattere elevato.
  • 2001: Odissea nello spazio (1968), sebbene sia primariamente un film di fantascienza, è anche un esempio di “epico fantascientifico”, caratterizzato da vicende fantastiche raccontate con toni particolarmente alti e intensi e una visione grandiosa.
  • Il Signore degli Anelli (trilogia, 2001-2003), un esempio di “epico fantasy”, che si distingue per la sua vasta estensione temporale e spaziale, la complessità narrativa e la profondità dei temi, diventando un punto di riferimento per il genere.

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