4.5 Fantascienza

di Giorgia Vinciguerra

Il genere Fantascienza (Sci-Fi) esplora temi e concetti legati alla scienza, alla tecnologia e all’immaginazione speculativa, ponendo la domanda “cosa potrebbe accadere in un futuro lontano?”. Si distingue dal fantastico e dal fantasy per il suo radicamento, seppur speculativo, in principi scientifici o tecnologici. Le sue influenze letterarie includono autori come Jules Verne e H.G. Wells.

L’evoluzione del cinema di fantascienza ha attraversato diverse fasi:

  • Gli Inizi (Primordi)
    Le origini del genere sono quasi antiche quanto il cinema stesso. Georges Méliès è generalmente riconosciuto come il pioniere con Il viaggio alla Luna (1902), che ha introdotto i primi effetti speciali. Il cinema tedesco ha contribuito con Metropolis (1927) di Fritz Lang, un’allegoria futuristica sulla lotta di classe, visivamente e tecnicamente impressionante. Il cinema sovietico ha dato Aelita (1924), considerato il primo blockbuster fantascientifico russo.
  • Anni ’50
    Questo decennio ha visto un’esplosione di popolarità per la fantascienza, alimentata dall’entusiasmo per l’industria missilistica e la corsa allo spazio, ma anche dalle ansie della Guerra Fredda e dalla minaccia nucleare. Il genere si è codificato con classici come Ultimatum alla Terra (1951) e La cosa da un altro mondo (1951), spesso incentrati su esplorazioni spaziali o visite aliene, talvolta malevole.
  • Anni ’60-’70
    La fantascienza si è elevata da genere popolare a forma d’arte, con contributi significativi dalla Nouvelle Vague francese (La Jetée, 1962; Alphaville, 1965). La fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 hanno visto l’emergere di una fantascienza sociologica con forti componenti simboliche, affrontando temi politici e sociali. Il monumentale 2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick è diventato il film di fantascienza per eccellenza, un capolavoro per il suo livello tecnico, la potenza visionaria e la riflessione filosofica sul destino dell’umanità. Gli anni ’70 hanno visto anche l’ascesa di film distopici (Arancia Meccanica, 1971), e il successo di massa con Guerre Stellari (1977) e Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977). Alien (1979) ha segnato una pietra miliare nell’horror fantascientifico.
  • Anni ’80
    La fantascienza è diventata il genere di maggior successo, con blockbuster e cult. Si è assistito a una ibridazione con il cinema d’azione (Terminator, 1984) e a progressi tecnologici negli effetti speciali (introduzione della computer grafica in Tron, 1982). Opere artisticamente significative includono Blade Runner (1982), un noir malinconico che ha aperto la strada al cyberpunk.
  • Anni ’90
    Il trionfo degli effetti speciali e la piena maturità delle tecnologie digitali hanno caratterizzato questo decennio. Molti dei film con maggiori incassi erano di fantascienza (Jurassic Park, 1993; Independence Day, 1996). Il decennio si è concluso con il successo di massa di Matrix (1999), che ha fuso arti marziali, cyberpunk e temi filosofici con tecniche innovative come il “bullet time”.
  • Dagli Anni 2000
    La fantascienza ha continuato a essere un genere popolare. Il successo di Avatar (2009) di James Cameron ha spinto i limiti del 3D e degli effetti speciali digitali, diventando il film con maggiori incassi nella storia del cinema. Si è assistito a numerosi remake, sequel e reboot di franchise consolidati, ma anche a film originali come A.I. Intelligenza Artificiale (2001) e Minority Report (2002). Il genere dei supereroi, derivato dai fumetti, è diventato il sottogenere più di successo commerciale, con l’emergere di universi cinematografici come il Marvel Cinematic Universe.

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