La scelta delle luci è una delle decisioni più determinanti per il D.O.P., un atto che bilancia visione artistica, esigenze logistiche e vincoli di budget. Esistono varie opzioni, le più professionali sono: il tungsteno, l’HMI e il LED. Ciascuna di queste luci possiede caratteristiche distintive in termini di qualità del colore, efficienza energetica, temperatura e portabilità. Comprendere i loro rispettivi punti di forza e di debolezza è essenziale per poter prendere decisioni informate sul set, trasformando un potenziale limite tecnico in un’opportunità creativa.
Le luci al tungsteno, o a incandescenza, rappresentano la tecnologia più tradizionale e, per certi versi, il termine di paragone per la qualità della luce. Il loro funzionamento si basa su un principio semplice: la corrente elettrica riscalda un filamento di tungsteno contenuto in un bulbo fino a renderlo incandescente. Questo processo genera una luce intrinsecamente “calda“, con una temperatura colore stabile a circa 3200 Kelvin, che richiama l’illuminazione domestica o la luce di una candela.
Il tungsteno emette uno spettro luminoso continuo, senza interruzioni o picchi in determinate frequenze di colore. Questo si traduce in un Indice di Resa Cromatica (CRI) perfetto di 100. Tale caratteristica garantisce una riproduzione dei colori—e in particolare delle delicate e complesse sfumature dell’incarnato—di una fedeltà e naturalezza assolute. Molti D.O.P. nell’era digitale, continuano a preferire il tungsteno per i ritratti e le scene intime.
Le luci al tungsteno sono notoriamente inefficienti: circa il 90% dell’energia consumata viene convertita in calore e solo il 10% in luce. Questa massiccia emissione di calore rappresenta uno svantaggio pratico notevole, rendendo gli ambienti di ripresa rapidamente caldi e scomodi per attori e troupe, e richiedendo una gestione attenta della sicurezza. Inoltre, il loro elevato consumo di potenza impone un carico considerevole sui generatori e sugli impianti elettrici delle location. Nonostante questi limiti, la purezza della loro luce e il loro costo d’acquisto, relativamente basso, li rendono uno strumento rilevante.