1.2 Il DNA della troupe: i ruoli chiave del reparto fotografia

di Mara Verna
(da minuto 12:46 a 17:00)

La qualità visiva di un film nasce dal lavoro coordinato del reparto fotografia, guidato dal D.O.P..
Dietro ogni inquadratura[4] ci sono figure specializzate, ciascuna con compiti precisi e fondamentali.

IL REPARTO CAMERA

  • Operatore di macchina (Camera Operator): esegue fisicamente i movimenti della camera, combinando precisione tecnica e sensibilità artistica. In produzioni più grandi, il D.O.P. e l’operatore sono ruoli separati.
  • Primo assistente operatore (1st AC[11] / Focus Puller[5]): gestisce la messa a fuoco, anticipando i movimenti degli attori e della camera. Controlla l’intera attrezzatura, inclusi obiettivi, filtri e accessori.
  • Secondo assistente operatore (2nd AC): supporta il 1st AC in ogni fase. Prepara l’attrezzatura, cambia le batterie, pulisce le lenti e gestisce il ciak[15] (fondamentale per sincronizzare audio e video).

WORKFLOW DIGITALE E CONTROLLO IMMAGINE

REPARTI LUCE E GRIP

  • Capo elettricista (Gaffer[12]): interpreta lo schema luci del D.O.P., scegliendo e posizionando proiettori e gestendo l’alimentazione elettrica del set.
  • Capo macchinista (Key Grip[13]): è responsabile di tutto ciò che supporta la macchina da presa[2] (es: dolly[20], crane, stativi) e collabora con il Gaffer per dare tridimensionalità[3] all’immagine (es: bandiere, pannelli diffusori e riflettenti).

PONTE VERSO LA POST-PRODUZIONE

  • Colorist[14]: lavora sul girato, finalizzando esposizione, colore e look definitivo del film, in dialogo continuo con D.O.P. e regista.
Glossario
1. post-produzione ( post-produzione )

Fase finale della realizzazione di un film, successiva alle riprese (produzione). Comprende tutti i processi necessari per assemblare e finalizzare il materiale girato, inclusi il montaggio video, il sound design, la creazione di effetti visivi (VFX), il missaggio audio e la finalizzazione dell'immagine attraverso il color grading.

2. macchina da presa.

macchina da presa: apparecchiatura utilizzata per registrare le immagini in un film o in una produzione video. Essa comprende il corpo principale della macchina, l’obiettivo, i meccanismi di registrazione e altri accessori necessari per catturare le immagini.

3. tridimensionalità.

La percezione visiva della profondità, del volume e della forma di un soggetto all'interno di uno spazio bidimensionale (l'inquadratura). In cinematografia, la tridimensionalità non è automatica, ma viene creata dal D.O.P. attraverso l'uso sapiente del contrasto e dell'illuminazione (come lo schema a tre punti), che separa i piani visivi e "scolpisce" il soggetto.

4. inquadratura.

L'unità minima del linguaggio cinematografico. Tecnicamente, è la porzione di spazio (fisico o virtuale) delimitata dai bordi dell'obiettivo della macchina da presa. Nel montaggio, corrisponde a una registrazione continua tra due stacchi (tagli).

5. focus puller ( Focus Puller )

Termine di gergo internazionale, sinonimo di Primo Assistente Operatore (1st AC). È il tecnico specializzato nel controllo manuale della messa a fuoco dell'obiettivo durante la ripresa, utilizzando un sistema follow focus (remoto o manuale).

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