La percezione visiva della profondità, del volume e della forma di un soggetto all’interno di uno spazio bidimensionale (l’inquadratura). In cinematografia, la tridimensionalità non è automatica, ma viene creata dal D.O.P. attraverso l’uso sapiente del contrasto e dell’illuminazione (come lo schema a tre punti), che separa i piani visivi e “scolpisce” il soggetto.
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