3.0 La funzione dello spazio

di Patrick Milano
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Il world-building[1] è il processo di costruzione di un mondo immaginario coerente e dettagliato. Nei generi come la fantascienza[2] e il fantasy[5], questo processo è fondamentale per la sospensione dell’incredulità. Gli sceneggiatori definiscono le leggi fisiche, la sociologia, la storia e la geografia del mondo per renderlo credibile e immersivo. Un world-building efficace non si limita a creare uno sfondo, ma integra l’ambientazione[3] nella trama, facendo in modo che le regole e le caratteristiche del mondo influenzino direttamente le azioni e le scelte dei personaggi.

In molte narrazioni, l’ambientazione trascende il suo ruolo di semplice sfondo per diventare un vero e proprio personaggio. Uno spazio può possedere una propria “personalità” che agisce sulla storia e sui suoi protagonisti nelle seguenti modalità:

  • Riflesso del Personaggio. L’ambiente in cui vive un personaggio può riflettere il suo stato interiore, i suoi conflitti e la sua evoluzione (es. una casa disordinata per un personaggio caotico).
  • Forza Antagonista. Un luogo può agire come fonte diretta di conflitto[6], presentando ostacoli fisici o psicologici che i personaggi devono superare (es. una casa infestata, una città ostile).
  • Catalizzatore di trama. L’interazione dei personaggi con un luogo specifico può innescare eventi chiave e guidare lo sviluppo della trama.

Lo spazio in una sceneggiatura[4] è spesso caricato di significati simbolici che rafforzano i temi centrali della storia. L’uso di determinate location[7] o della loro configurazione può rappresentare idee astratte o conflitti sociali.

Glossario
1. world-building ( world-building )

Il world-building è il processo di creazione di un mondo immaginario completo e credibile, definendone tutti gli aspetti caratterizzanti, come regole, leggi fisiche, cultura, storia, politica, società ed ecologia, che devono funzionare in modo coerente per dare sostanza e realismo alla narrazione. È fondamentale per le storie di genere fantastico o fantascientifico, poiché permette agli spettatori di immergersi in un'ambientazione unica, che si tratti di un pianeta alieno o di una società alternativa. 

2. fantascienza.

La definizione di fantascienza al cinema indica un genere narrativo basato su ipotesi scientifiche e tecnologiche per esplorare il futuro, mondi alternativi o realtà distopiche, spesso attraverso l'uso di effetti speciali e una narrazione speculativa. Il cinema di fantascienza crea universi immaginari che, pur essendo fantastici, mantengono una coerenza con la logica scientifica o tecnologica, affrontando temi come il rapporto uomo-tecnologia, le paure sociali e le speranze per il progresso. 

3. ambientazione.

(setting) Il contesto – il luogo (geografia), l'epoca (tempo) e l'ambiente socioculturale – in cui si svolge la storia. L'ambientazione non è solo uno sfondo, ma uno strumento narrativo che può influenzare le azioni dei personaggi, riflettere il loro stato interiore o agire come forza antagonista.

4. sceneggiatura.

La sceneggiatura è il progetto scritto e strutturato di un film, che contiene le descrizioni di ogni scena, i dialoghi, le azioni dei personaggi e le indicazioni visive e sonore, fungendo da "film su carta". Essa costituisce il primo passo fondamentale per la realizzazione di qualsiasi opera cinematografica, televisiva o di videogiochi, guidando registi, attori e troupe nella trasformazione di un'idea in un prodotto visibile. 

5. fantasy.

Il cinema fantasy è un genere cinematografico caratterizzato da mondi immaginari, magia, creature leggendarie e elementi soprannaturali che non sono basati su una plausibilità scientifica, distinguendosi così dalla fantascienza. I film di questo genere spesso ambientati in epoche o luoghi alternativi, includono personaggi straordinari e trame che possono attingere al mito e alla fiaba per esplorare la contrapposizione tra il bene e il male. 

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